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Audizione ANPE al Senato 9 novembre 2016

Pubblicazione del documento depositato al Senato dopo l’audizione che l’Anpe ha avuto oggi 9 novembre 2016 alle ore 14.00; erano presenti a rappresentare l’associazione la presidente Celeste Pernisco e la vice presidente Rosa Citriniti. 


A proposito dell’Audizione del 9 novembre abbiamo riflettuto sulla necessità di ricostruire le azioni che l’Anpe ha posto in essere al fine di motivare la nostra attuale posizione in modo logico, coerente e lineare.

L’Anpe, sin dal 1990, in coerenza con uno dei principali obiettivi statutari, ha presentato propri Disegni di legge per istituire l’ordine e l’albo dei pedagogisti, gli specialisti dell’educazione e della formazione, al fine di legittimare e tutelare la professione attraverso una legge di Stato e quale diritto e garanzia della qualità delle attività che il pedagogista svolge in linea con gli altri ordini professionali.

Tale posizione pubblica, conosciuta da tutti e acclarata ci ha spinto ad assumere un comportamento diverso rispetto alle altre associazioni professionali educative.

Dal momento in cui l’ultima proposta Binetti n.3247 del 22 luglio 2015 “per l’ordinamento della professione e l’istituzione del relativo albo professionale”, che prevedeva un albo per Pedagogisti dell’ANPE, è confluita nella proposta di legge dell’on.Iori, dando vita al Testo Unificato C.2656 Iori e C. 3247 Binetti “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore socio-sanitario e di pedagogista licenziato dalla Commissione VII, Cultura, scienza e istruzione in data 31 marzo 2016, l’Anpe ha avviato un intenso dibattito interno tra i suoi soci che è sfociato, dapprima, nell’invio all’On. Iori, ai Presidenti e a tutti i Componenti delle Commissioni presso la Camera, nel maggio 2016, di alcune proposte emendative al T.U., volte a definire con maggiore puntualità la figura e il ruolo del pedagogista, poi alla partecipazione del Presidente e dei componenti del Direttivo Anpe ad iniziative pubbliche sulla Legge ed infine alla sottoscrizione del documento che si deposita e che evidenzia inequivocabilmente la nostra favorevole posizione al Disegno di Legge .2443.

 

L’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE), alla luce del recente dibattito sulla “Disciplina delle professioni di Educatore e Pedagogista” e per stigmatizzare una pericolosa deriva clinicizzante e medicalizzante degli interventi educativi alla Persona e in particolare ai minori, assume una posizione decisamente favorevole al Disegno di Legge n. 2443 approvato alla camera dei Deputati il 21 giugno 2016 perché, per la prima volta, cerca di mettere ordine al coacervo delle figure professionali degli educatori e dei pedagogisti che operano nei medesimi contesti ma con distinti confini professionali e specifici interventi, in quanto figure tecniche e figure specialistiche.

La Comunità scientifica dell’ANPE, consapevole che i bisogni educativi emergenti, sempre più complessi e diffusi nella società dell’incertezza, necessitino di un qualificato intervento pedagogico, supportato da un impianto epistemologico e metodologico che solo un percorso accademico  specialistico ed un praticantato professionale garantiscono, apprezza la volontà nel disegno di Legge di potenziare il lavoro rivolto all’educazione attraverso riconoscimento ed uniformità di formazione, di competenze, di ambiti occupazionali, in conformità alle corrispondenti figure europee.

Un tassello fondamentale per la piena e concreta attuazione del riconoscimento, della legittimazione e conseguente tutela degli ambiti operativi e degli specifici professionali di tecnici e specialisti dell’educazione, contribuendo così sia a determinare una chiara linea di demarcazione tra ruoli,  compiti e funzioni operati dagli stessi,  che a contrastare   la continua azione di misconoscimento e fagocitamento perpetrata, da sempre ed in modo reiterato, da parte di altri profili professionali (persino da quelli che operano in ambito socio-sanitario). Ultimo esempio è la proposta di legge Fasiolo che richiede lo psicologo scolastico, nonché le proposte presentate dall’Ordine degli Psicologi  nell’audizione del 25 ottobre scorso.

Con l’auspicio che il disegno di Legge raggiunga al più presto la sua approvazione ribadiamo la volontà di partecipare attivamente al dibattito educativo e professionale in atto insieme alle altre realtà associative delle professioni educative per offrire il nostro contributo in termini di proposte e riflessioni.

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