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Anpe News – Manifesto dei pedagogisti per la rinascita sociale del Paese

COMUNICATO STAMPA

L’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE) ha presentato ai leader degli schieramenti politici, in occasione delle elezioni politiche del prossimo febbraio, il “Manifesto dei pedagogisti per la rinascita sociale del Paese” per offrire il proprio contributo sui temi che riguardano gli aspetti pedagogici, educativi e formativi nei programmi elettorali delle diverse formazioni politiche in campo.

La lunga crisi economica non può essere portata a motivo per non affrontare i problemi pedagogici, educativi e sociali perché nel “tempo delle incertezze” l’educazione viene chiamata in gioco come strumento necessario che deve accompagnare ogni persona nella gestione dei cambiamenti, partecipando alla stessa costruzione delle strutture democratiche ed alla elaborazione dei diritti.
Come pedagogisti siamo sostenitori di quei cambiamenti che reputiamo fondamentali per perseguire l’ammodernamento di tutti i sistemi pedagogici, educativi e formativi rendendoli più vicini alla realtà moderna e, pertanto, più efficaci nell’offerta delle risposte più adeguate ai bisogni dei cittadini affinché possano essere sanciti e testimoniati di fatto i principi costituzionali del diritto all’educazione ed alla formazione. In questo modo l’attività pedagogica svolge una funzione sociale di interesse pubblico, protesa alla tutela dei diritti dei cittadini. E’ per questi motivi che oggi si chiede a gran voce l’intervento di una educazione che può avvenire solo attraverso il dialogo e la responsabilizzazione reciproca: l’educazione più che emergenza è una esigenza.
La difficoltà a fornire risposte adeguate finora è colpa di una perdita di visione d’insieme dell’educazione che, invece, è stata frammentata a discapito del principio di base dell’unità degli interventi educativi. Ai “ciechi” di oggi bisogna sostituire una visione d’insieme che sappia mettere in relazione e creare relazione perché l’educazione non può essere delegata, né frammentata, né assumere una matrice clinica che stigmatizza le persone.
Riteniamo necessario, pertanto, che ritorni al centro dell’attenzione di tutti gli interventi pedagogico-educativi la interrelazione significativa, caratterizzata da una responsabilità reciproca tra istituzioni, scuola, famiglie, agenzie del territorio, indispensabile per costruire l’unità dell’atto educativo.
Tale interrelazione, crediamo, debba essere mediata e sostenuta da una mentalità di servizio coerente con la stessa natura dell’intervento pedagogico-educativo orientato al rispetto della dignità – intesa come autonomia – e della libertà – intesa come giustizia e responsabilità – del cittadino.


Il Presidente Nazionale
Dr. Gianfranco De Lorenzo
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