Parità di genere e modelli relazionali
A cura di Dott.ssa Lorena Galesi
Vice Presidente ANPE Regione Sicilia
Giornata internazionale della donna, momento per ricordare il lungo cammino fatto dalle donne per il riconoscimento alla partecipazione della vita sociale, economica e politica, ma anche per commemorare il coraggio e il ruolo straordinario di tante donne che hanno fatto la storia del nostro Paese.
Stiamo vivendo un momento storico in cui si vuole dare un forte segnale alla promozione dell’empowerment femminile e delle politiche di parità ad essa connesse. Nel processo di riduzione del divario di genere è chiamato in essere il ruolo educativo esercitato dalla famiglia, dalla scuola e dalle istituzioni territoriali.
L’educazione assume un ruolo decisivo nel definire il concetto di uguaglianza delle differenze e nel processo di riconoscimento della cittadinanza delle differenze che non sono solo di ordine biologico ma anche di status socio-culturale ed economico.
Educare alle relazioni di genere implica la messa in atto di azioni e interventi utili a sostenere quotidianamente non solo vissuti e ruoli di ciascun bambina/o e adolescente ma anche sentimenti, paure, desideri, contrastando stereotipi e pregiudizi che compromettono negativamente autostima, emozioni, scelte, comportamenti e modalità relazionali nei diversi contesti di vita.
La ricerca pedagogica contemporanea mira ad individuare pratiche educative sul modello di comunicazione basato sulla collaborazione e sull’empatia. In ambito pedagogico si tratta di decostruire stereotipi e pregiudizi e offrire modelli culturali plurimi di femminilità e maschilità per favorire la formazione di cittadine/i protagonisti consapevoli nei vari contesti di vita.
Oggi più che in passato bisogna saper indagare sui bisogni profondi che sottendono i comportamenti umani nella consapevolezza che la parità di genere implica la maturazione di una coscienza collettiva che nel rispetto delle differenze ne attribuisce lo stesso peso.