Ieri, nella splendida cornice di Villa Borghese, ospiti del CNEL, abbiamo promosso l’incontro nel quale è stato presentato il volume:
ILFUTURO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
di Angelo Deiana e Stefano Paneforte
L’incontro è stato moderato da: Maria Angela Grassi Direttore della rivista “Professione Pedagogista”
ed ha visto il coinvolgimento di:
Gianfranco De Lorenzo Presidente nazionale ANPE
Angelo DeianaPresidente Comitato Scientifico del CoLAP
Stefano PaneforteDocente Facoltà di Economia Università Tor Vergata di Roma
Giuseppe LupoiPresidente CoLAP
Stefano Cordero di MontezemoloPresidente dell’Associazione Italiana Master in Business Administration
Le conclusioni sono state affidate all’On. Pierluigi Mantini
L’incontro ha tracciato l’escursus storico che ha condotto all’approvazione del DLGS 206/2007, nel quale l’esperienza del CNEL (banca dati e consulta della associazioni non regolamentate), si è incrociata con quella della nascita del COLAP (Coordinamento delle Libere Associazioni professionali) e con l’intensa attività d’intelocuzione istituzionale che ne è seguita.
L’incontro è servito a sottolineare l’importanza,che in questo momento storico, le Associazioni dovrebbero riconoscere a dimensioni come:
LA REPUTAZIONE, ossia il credito istituzionale, sociale, esperienziale maturato presso enti pubblici, privati, singoli e gruppi sociali;
LA CAPACITA’ DI DESTRUTTURARE I PROPRI APPRENDIMENTI alfine di adattarli al cambiamento, di coltivare nuovi orizzonti culturali, nuove frontiere organizzative;
LA CAPACITA’ DI ANDARE OLTRE IL PROPRIO TRACCIATO aprendosi a logiche di rete e di sistema;
AVERE APPEAL, ossia, comprendere che attualmente si conquistano fette di mercato, non più perchè si è corporazione, ma perchè si è capaci di conquistare il mercato per la bontà del “prodotto” e delle competenze. (esempio degli enologici, non hanno l’albo, ma il settore non conosce crisi o disoccupazione e gli enologi italiani conquistano i mercati mondiali).
Le associazioni, pertanto, aldilà delle questioni di riconoscimento e legittimazione, devono essere capaci d’intraprendere percorsi di ri-organizzazione finalizzate allo sviluppo della qualità delle competenze (formazione continua), della qualità della rappresentatività (formazione dei quadri), della qualità organizzativa utilizzando linguaggi, strategie ed occasioni per tessere reti e aprirsi a nuove sfide.
Se le associazioni sapranno continuare a rafforzarsi, ricercando convergenze fra settori, posizioni, obiettivi da perseguire la politica dovrà necessariamente fare scelte capaci di recepire le istanze rinvenienti dai “mondi” dell’associazionismo.
L’ANPE ha sottolineato il proprio sforzo di andare in questa direzione, sia attraverso la nascita dell’AGENZIA PEDAGOGICA EUROPEA che sempre più sarà impegnata nell’offrire servizi di formazione che con la nascita della FEDERAZIONE EUROPEA DEI PROFESSIONISTI DELLA PEDAGOGIA con l’intento di rafforzare le reti di professionisti anche al di là dei confini territoriali.
Scelte queste, che unitamente al percorso intrapreso per l’ottenimento del riconoscimento ai sensi dell’art. 26 del Dlgs 206/2007, sempre più, metteranno alla prova la nostra organizzazione associativa e la nostra “reputazione”.