COMUNICATO STAMPA
L’ANPE esprime forte preoccupazione per quanto emerso durante la seduta del 27 gennaio 2016 da parte della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, che ha approvato l’emendamento 1.25 a firma dell’On.le Donatella Ferranti, in relazione al Disegno di Legge C. 2953 Governo e C. 2921 Colletti, con il quale è stato previsto di sopprimere il tribunale per i minorenni.
L’Anpe promuove da sempre una cultura pedagogica volta a tutelare persone minori d’età e a sostenere l’azione di accompagnamento alla funzione genitoriale, anche in collaborazione con i Centri per la Giustizia Minorile e con le Camere Minorili, che nel corso degli ultimi anni sono andati sempre più specializzandosi, condividendo il prezioso principio pedagogico di empowerment.
L’Anpe ritiene
che la soppressione del tribunale per i minorenni rappresenti una forma di scarsa attenzione verso il prezioso lavoro esperienziale di quanti hanno operato nel settore in nome di un credo pedagogico fondamentale;
che la soppressione del tribunale per i minorenni implichi il dis-conoscimento di un’inestimabile cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza che negli anni ha raggiunto un alto grado di coscientizzazione grazie al valore dei percorsi di formazione, degli incontri, dell’intenso dibattito tra il mondo della Pedagogia e quello della Giustizia minorile.
L’Anpe auspica e raccomanda
che il patrimonio culturale-educativo a favore di un’autentica cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un’eccellenza per il nostro Paese, non venga ancora una volta svilito;
il mondo della Giustizia minorile e quello dell’Educazione hanno posto in essere sinergie preziose volte a restituire dignità e valore ai giovani.
L’Anpe ribadisce
che l’autentica finalità di una comunità educante, sia rappresentata dal valore che questa comunità sa attribuire ai suoi giovani e ad un futuro che appartiene a tutti.
Il direttivo nazionale ANPE
La Presidente ANPE
Prof.ssa Luisa Piarulli
29 febbraio 2016