Esaminando le poesie e le prose pascoliane da un inedito punto di vista, il saggio ricostruisce quello che può a buon diritto essere considerato il pensiero pedagogico di Giovanni Pascoli. Da una acuta analisi sociale, culturale e politica del suo tempo, il poeta di Castelvecchio elaborò infatti una complessa riflessione che giunge a suggerire un vero e proprio itinerario formativo per il recupero degli esseri umani (fin dall’ infanzia e nelle età adulte, singolarmente e come comunità e popoli) dallo stato di violenta ferità nel quale sono precipitati ad un ammansamento generatore di solidarietà e pace. E’ un percorso, quello indicato da Pascoli, risultante dal convergere e interagire di tre fondamentali fattori formativi: la poesia, se capace di fare, della scienza, coscienza; una religiosità “deista” e laica, cui egli pervenne attraverso nostalgie, dubbi e ripulse delle certezze assorbite, nell’ infanzia/adolescenza, in famiglia e poi in collegio, e successivamente passando per la febbrile ricerca di valori comuni a cristianesimo evangelico, socialismo, ideali massonici. Agli interrogativi circa una persistente attualità e una eventuale praticabilità, oggi, della proposta formativa pascoliana il saggio di Antonio Corsi offre inoltre una documentata, attendibile ma non scontata risposta.
Autore: | Antonio Corsi |
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Prezzo: | € 12,00 |
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Pagine: | 122 |
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ISBN: | 9788895418063 |
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Formato: | cm. 15X21 |
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